Biografia

La musica è una scelta di vita:
deve piacerti studiare e viaggiare.E ovviamente
deve piacerti produrre suoni. Io ho cominciato
molto presto con il coro (avevo 5 anni e mezzo)
poi dai 9 anni in poi sono rimasta sempre legata ai flauti.
All’ inizio era il flauto dolce, e di conseguenza
il mondo della musica antica: poi sono passata
al traverso. Per ben 15 anni ho approfondito
il cosiddetto flauto traverso moderno: diplomandomi
in Conservatorio, seguendo vari corsi
di perfezionamento, partecipando a numerosi concorsi
e studiando tanti diversi repertori.
La musica da camera è stata subito una vera passione,
sia come puro piacere di ascolto musicale
sia come palestra dove ricercare la combinazione
ideale di strumenti e musicisti. Dalla lunga frequentazione
del quartetto con gli archi è nata la necessità di passare
agli strumenti storici. Visto che la maggior parte del repertorio
è costituito da brani della fine del Settecento – inizio Ottocento, perché non suonarlo con i flauti dell’epoca?
Domanda semplice in fondo, ma la risposta è diventata
poi scelta di vita. Sono entrata infatti nel mondo
degli infiniti flauti, allontanandomi dal flauto moderno
ma aprendomi alle possibilità timbriche ed espressive
dei tanti flauti barocchi, classici, romantici
ed infine l’ultima frontiera,
la sperimentazione sui flauti secenteschi.